"...così mi arrabbio, da arrabbiata funziono meglio..."
La mia vita intera è una coazione a ripetere.
Un disco rotto che ripete la stesse situazioni all’infinito. Personaggi diversi che si alternano nella stessa commedia
Facile essere preda delle illusioni, quando i movimenti degli accadimenti riaprono i pozzi dei bisogni.
Così mi arrabbio, da arrabbiata funziono meglio.
Ho i miei capri espiatori.
Mi arrabbio con mia madre, che se ne è andata troppo presto, lasciandomi responsabilità che non mi competono, ma che mi accollo.
E ancor di più per avermi reso incapace di avere una relazione stabile, lo spettro del sesso, il mio disamore verso la religione.
Mi arrabbio con questo mondo, perché non posso arrabbiarmi con me stessa, non mi è terapeutica una vacanza nei luoghi dei miei fallimenti.
Si lo so, è da immaturi dirigere la propria frustrazione verso terze persone ed evitare gli esami di coscienza, è peccato di ammissione.
E io ammetto che ho una voragine nell’anima, un vuoto nero che mi avvolge.
Quando mi manca il sentirmi amata.
Sono così brava a non amarmi che mi accontento di chi palesemente non riesce ad amarmi.
Di nuovo.
Coazioni a ripetere.
Poi la rabbia passa, rimane il vuoto, i bisogni, una grande stanchezza e la consapevolezza amara che io riesco a fare tutto, sempre e nonostante tutto, meno quell'abbraccio, quel calore, quello proprio non riesco a meritarlo.
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