C'è una vocina come tutte le storie che si rispettano che parla a mia insaputa dentro la mia testa. Parte a parlare al passato e del passato e di quanto mi sia mancato essere figlia di madre.
Di una donna bellissima che avrebbe potuto starmi accanto ed essere mia complice nella femminilità.
La vocina e’ insistente e dice che io sono cresciuta amata lo stesso da un padre che aveva cercato di sopperire alle mancanze . Già il mio amato "babbis" che nell'epoca in cui eravamo (anni 70) non poteva entrare nei bagni delle donne per accompagnare sua figlia ed allora mi vestiva da ragazzo e mi teneva i capelli cortissimi (fatti fare col rasoio dal barbiere ) e al bisogno poteva portarmi con se al wc degli uomini .
Caro padre che trovava la soluzione a tutto pur di non farmi restare da sola . Per me era diventato un gioco e non mi faceva effetto vedere gli uomini toccarsi gli attributi perché vivevo con un padre ed un fratello, ero solo io quella che doveva nascondersi da sguardi indiscreti .
Babbo tu eri avanti i tempi in tutto e per questo te ne sono infinitamente grata.
Poi la vocina domanda per qual motivo non mi sono sentita figlia di madre. Semplice rispondo , per il sol fatto che le madri hanno sorrisi differenti, perché le marachelle te lasciano passare , ti insegnano ad indossare vestiti, ti portano al bagno delle donne ad imbellettarti, ti dicono che il tuo corpo cambierà e da brutto anatroccolo diventerai un cigno.
Ma te cara mamma per anagrafe dove eri e dove sei adesso?
Eri insieme alla rivoluzione femminile dei tempi , eri scappata da essere madre perché non andava più di moda , eri ad inseguire i tuoi ideali.
Bene dice la vocina , è stata una donna che ha fatto la storia . Che fortuna che ho avuto , rispondo ironicamente, di tutto il suo pensiero non ho neanche ricevuto un abbraccio gratis .
E gli anni si susseguono e la mia femminilità riesce ad emergere nonostante il pensare di essere un maschio, sentendomi in colpa per non varcare la porta del barbiere.
Ancora oggi sorrido quando guardo le icone sulle porte dei wc ed istintivamente apro quella sbagliata.
Ma tu l’hai conosciuta tua madre? (Questa vocina è proprio una rottura oggi ) Ho cercato di conoscerla , le ho “regalato “i miei figli , pensando che quello che non aveva potuto dare a me, in qualche modo lo avrebbe trasferito a loro e di questo passo compiuto ne sono felice perché non avrei mai negato una nonna alle mie creature
Poi nel bel mezzo di un pensiero tranquillo nei suoi confronti , decide di scegliere una religione e di votarsi al suo credo. Religione che a parer mio non tiene in considerazione le donne e le obbliga a stare nelle retro vie. E qui rido di cuore pensando al passato emancipato di questa donna, di tutto quello che aveva ottenuto per se e per i posteri .
La vocina mi dice che in questo mondo c è libertà di scelta .
Ah .certo che di sicuro la sua scelta non siamo né io né mio fratello né i suoi nipoti.
Brava donna che fa dei suoi ideali del momento la sua bandiera.
Poi il tempo è inesorabile ed anche i nipoti crescono ed intraprendono le loro strade , ma lei imperterrita dentro la sua bibbia non si presenta al momento più importante di mia figlia.
Vedi cara vocina io sono abituata alle alzate d'ingegno di mia madre , ma questa non gliela perdono neanche da morta perché anche se io son un niente nella sua vita, i miei figli per la mia sono il tutto.
Ecco da oggi non le chiederò mai più un briciolo del suo tempo da sprecare per me e adesso cara vocina silenziati perché non ho più intenzione di ascoltare le tue punzecchiature né voglio sentirmi più in colpa di essere figlia .
Da oggi divento grande
Credo con tutto il cuore che tu abbia vinto sulle mancanze, sui bagni degli uomini, sulle vocine assillanti perché sei stata e sei una grande mamma....Non si impara ad esserlo nei libri...si segue l'istinto ed il cuore ed il tuo è grande grande. Grazie.