Hai mai pensato
di andare via
e non tornare mai più?
Scappare e far perdere
ogni tua traccia,
per andare
in un posto lontano
e ricominciare a vivere,
vivere una vita nuova, solo tua,
vivere davvero?
Ci hai mai pensato?
“Il fu Mattia Pascal”
Luigi Pirandello
Il brano di Pirandello, tratto da Il Fu Mattia Pascal, ha accompagnato la mia vita per un lungo periodo. È stato il mantra della mia inadeguatezza, dello scarso senso di me e dell'incapacità di gestire la vita "a modo mio". "A modo mio" racchiudeva quell'infinito spazio del desiderio, dove ciò che volevo fare si scontrava con ciò che dovevo fare. Testa contro cuore. Una dicotomia continua, che mi ha ferita, violentata, annientata. L'unica fuga: scappare via lontano da tutti e da tutto e inventare un'altra me. Poi, però, sono rimasta. Perché? Credo per una sorta di sfida verso me stessa e per dimostrare al mondo che se mi aveva piegata, non mi aveva certo vinta.
Potevo crearmi un’altra identità, ma i miei pensieri, il mio cuore, sarebbero stati gli stessi, avrei fatto un nuovo viaggio portandomi dietro un sacco di vecchi bagagli pesanti, troppo pesanti.
Anni dopo, lo stesso brano di Pirandello è stato la corona di alloro di un mio fantastico successo.
Non ero arrivata, ero sulla strada giusta.
Questo luogo è destinato ad essere un limbo emozionale, dove le esperienze raccontate, mie e di altri, possano servire a coloro che lo visiteranno, a realizzare il loro spazio del desiderio.
Cercare quadrifogli è la metafora della trasformazione: disagi in obbiettivi, fallimenti in opportunità, se in nonostante.
Noi siamo ciò che siamo, ma anche quello che non sappiamo di essere.
Viola Monnalisa
C’è un veliero ancorato nel porto seminascosto dalla nebbia.
C’è un veliero che lentamente ritrae l’ancora arrugginita dal fondale.
C’è un veliero che da troppo tempo non scioglie le vele al vento.
Adesso il veliero non è più quì….ne intravedo il profilo lontano, mentre sta per scomparire tra le infinite onde dell’oceano che lo culleranno per i giorni a venire.