...la cosa peggiore delle illusioni, sono le disillusioni...
Le illusioni sono la scala del ristorante.
Stai due gradini sotto me, con gli occhi che si sfiorano, mi chiedi se farei l'amore con te.
Lascio il fiato sospeso in gola prima di risponderti.
So che te ne andrai, so che quando la tua macchina sparirà dietro la curva ritornerai ad essere l'amore per cui non sono abbastanza. Sarai le notti in bianco, le telefonate mai fatte, i messaggi senza risposta, i domani che sono già ieri, sarai ancora l'amore che vorrei, sarai l'illusione di essere amata, amata a modo mio. Così stringo le braccia al petto, proteggo quel "si" che esce come se fosse un "no". Mi proteggo dal dolore, perché nulla fa più male delle disillusioni. Rimango sulla scala, sciolgo le braccia dal petto dopo che la curva si è portata via il tuo profilo, la curva delle tue labbra e un cuore che non mi vuole. Fa male saperlo, ma è un dolore dal quale si può guarire. La fine delle illusioni è la scala del ristorante.
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