La bambina di ieri non sapeva...
I "grandi" nel dubbio tentativo di proteggerla la tennero all'oscuro dei loro misfatti avvolgendo la sua nuda pelle in un pesante cilicio.
E, affinché: non vedesse le loro vendette le bendarono gli occhi; non chiedesse le loro ragioni le cucirono la bocca; non udisse i loro insulti le tapparono le orecchie; non respirasse il metifico odore che impregnava l'aria attorno a lei le otturarono il naso; non frugasse nei loro armadi di scheletri ricolmi le legarono le mani.
Ma, lei:
vide...il viso di sua madre rigato di sangue, il di lei corpo martoriato accasciarsi al suolo sotto i
brutali colpi delle percosse che suo marito con ferocia le infliggeva;
udì...le agghiaccianti urla di dolore di sua madre e le di lei vane grida di aiuto che con tonfo
sordo cadevano nel vuoto;
assaporò...il gusto acido della sua impotenza di fronte a tanta inaudita violenza;
respirò...il denso afrore dell'orrore di cui fu unica testimone;
toccò...con mano la sua paura e la sua disperazione.
La bambina di ieri è rimasta, lì, sospesa in un limbo senza tempo, paralizzata dall'ansia, sul pianerottolo di casa sua, terrorizzata da suo padre che,in cima alle scale, minaccioso le intima di non muoversi e attratta dalla voce angosciosa di sua madre che, in fondo alle scale, la implora di scappare.
La donna di oggi la tiene stretta a sé, l'abbraccia teneramente, le sussurra dolci parole d'affetto fino a che il nodo del suo dolore si scioglie in calde lacrime liberatorie e per consolarla tende la sua mano a chi, come lei nel giorno di ieri, silenziosamente nasconde, nell'oscurità, la sua sofferenza.
L'Araba Fenice
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