Mi sei di ispirazione: anima e determinazione.
Queste sono le mie emozioni di te.
Io sono una madre in affido.
Io non ti ho sentita muovere dentro al mio ventre, non ti ho spinta alla vita con urla di dolore, non ti ho attaccata al mio seno, ma ti ho amata ancor prima di conoscerti, ti ho pensata, immaginata ancor prima di vederti e conoscevo il tuo nome senza averti incontrata.
Io ti ho amata dietro il cancello dell’asilo, mentre guardavo i tuoi giochi solitari e già eri mia col cuore.
Io ti ho amata mentre urlavi di paura contro una vita che se pur breve, non era stata affatto generosa con te.
Io ti ho amata nelle notti da animaletto spaurito accucciato sul tappeto di sala e ti ho amata mentre mi ferivi perché il dolore era l’unico linguaggio che conoscevi.
Io ho amato le tue insicurezze, le tue bugie, le tue difficoltà, i tuoi silenzi, la tua solitudine, ho amato te perché era la sola ed unica cosa che volevo e voglio fare.
E sono qui, alle tre di notte, che ti osservo dal finestrino della macchina: la discoteca alle spalle del tuo vestito nero, i capelli biondi che ondeggiano sui tuoi passi e ti amo come allora, come al cancello dell’asilo, con lo stesso cuore, con la stessa emozione.
Sono la madre in affido di mia figlia.
Mia figlia.
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