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Immagine del redattoreViola Monnalisa

NIENTE SESSO AL TEMPO DEL COVID 19

Aggiornamento: 8 giu 2020

"Anno Domini 2020, giorno 112, 42esimo di #iosonosola"


Il Bacio di Hayez versione Coronavirus secondo TvBoy


Anno Domini 2020, giorno 112, 42esimo giorno di #iorestoacasa.

Ho fatto più pizza, pane e dolci io che la pasticceria del centro durante il periodo di Natale.

Ho esiliato la bilancia sotto la scarpiera, perché la verità fa male, meglio sopravvivere ignorando.

Ho sventolato bandiera bianca con la polvere che oramai si riproduce sui mobili per sporogenesi naturale.

Il cane dorme sotto il letto per liberarsi dalla mia presenza, le mattonelle del pavimento mi guardano reclamando un ulteriore passaggio di straccio, io rispondo decisamente arrabbiata: "Ancoraaaaa?!?!?".

Ogni volta che apro la lavastoviglie devo fare mente locale per ricordarmi se dentro ci sono i piatti sporchi o puliti.

Finisci di fare il letto ed è già ora di preparare il pranzo, guardo un film ed è l'ora della cena. Qualcosa non funziona, perché, io mi ricordo bene, nella mia vita precedente tra la colazione e la cena, facevo un milione di cose! Non mi ricordo di aver avuto tempo per annoiarmi!

Ora mi alzo svogliata e peggioro durante la giornata.

Si, perché le centinaia di cose che si possono fare in casa, io le ho fatte tutte: sono ripassata dal via 42 volte, ho fatto pit stop e cambio gomme, giro veloce e pole position e ora bramo per una safety car!!!

E il sesso?

Vogliamo parlare del sesso?

No, perché io non ho nemmeno voglia di parlarne, figuriamoci di farlo.

A me fa fatica solo l'idea.

A me!

La Freudiana! Io guru dell'energia della libido, io sono in quarantena anche li.

Ed è inutile che mi chiami per dirmi che ti manco, nemmeno con la formula magica di Hermione Granger risveglio i miei primordiali istinti.

Sono frizzante come una bottiglia di coca cola lasciata aperta per tre giorni sul tavolo in giardino.

Sono tutta una mascherina, guanti e amuchina e qua non c'è spazio per scambio di liquidi, sudore e sapore.

E sono arrabbiata, perché vorrei aver voglia di te: del rumore della tua macchina che parcheggia sotto casa, i tuoi passi per le scale, il primo sorriso appena mi vedi. Sono arrabbiata perché vorrei il colletto della tua camicia che mi strofina la faccia, il cellulare buttato a malo modo sul tavolo prima di baciarmi, vorrei il tuo profumo tra i capelli e il tuo sapore di nuovo tra i miei ricordi.

E sono arrabbiata, perché l'unica cosa che adesso mi interessa è che lieviti la pasta per la pizza, che domani ricomincio con le stesse cose, con la stessa insofferenza e pallida malinconia.

Odio questo cavolo di virus, mi ha tolto la libertà, la possibilità di scegliere e mi ha fatto fare a meno di te e a meno di me.

Non ho paura, sono solo arrabbiata.

Anno Domini 2020, giorno 112 42esimo di #iosonosola



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