Sai di cosa ho bisogno? Ma proprio tanto, tanto da scoppiare ?
Di qualcuno che mi rammenti che ho degli occhi belli, ogni giorno,
perché lo dimentico, me ne dimentico sempre. E i capelli lunghi,
un visino carino, una bella voce.
Vorrei che ci fosse qualcuno, sempre, in ogni angolo della mia vita,
ogni volta che sento di scoppiare, di morire, di non farcela.
Qualcuno che la mattina mi ricordi di bere un bicchier d'acqua,
di mettermi il burrocacao per avere delle belle labbra,
qualcuno che mi abbracci, in momenti come questi, che mi presti il suo petto, per dormirci una notte intera,
le sue mani, per non lasciare sole le mie,
la sua schiena, per sentirmi un po' più forte.
Perché c'era una volta una ragazza troppo forte per vivere in compagnia,
che poi con gli anni divenne troppo debole per riuscire a dire addio.
Soffrire.
Soffrire mi ha cambiata,
bloccata, spaventata.
E non mi ha trasmesso forza, no,
soffrire mi ha portato nuove paure, ansie.
Me le ha schiantate sopra la testa, mi ci ha fatto abituare.
Mi ha detto "Impara a conviverci".
C'era una volta una ragazza troppo forte per evitare domande, troppo coraggiosa per aver paura del buio.
E aveva degli occhi belli come i prati di Toscana, dei capelli lunghi quanto le sue trecce e l'orgoglio come cappello.
C'era una volta, tanti anni fa, una ragazza che sapeva cosa fare, dove andare, chi diventare, cosa scegliere.
Ed ora , in certi giorni, è rimasto qualcuno con la paura di perdersi, di sbagliare,
di fidarsi.
C'è qualcosa che vorrei far esplodere, dentro di me, c'è qualcosa che sta zitto, muto, che si tappa la bocca per non urlare. Ci sono tanti "Perché" chiusi, soffocati, imprigionati. E troppi "aiutatemi" che hanno smesso di farsi sentire, grattare i muri dalla disperazione, pregare.
Ci sono troppe cose, troppi addii non digeriti, troppe porte ancora non chiuse a chiave, troppe porte aperte da cui passa solo vento, troppi verbi al passato che tornano ancora. Sono una debole vestita da guerriero.
Ho bisogno di qualcuno che mi dica che vado bene così perché me ne dimentico sempre.
Ho bisogno di qualcuno che mi tolga le mani di bocca e mi faccia spaccare tutto e urlare con quanto fiato ho in corpo,
perché sono solita stare in silenzio,
respirare piano,
cambiare stanza e guardare in alto per non far cadere niente.
Sono solita vivere come se non esistessi.
E mi ritrovo a dire che ce la posso fare,
che qualcosa, in fondo, si salva ancora.
vai bene cosi come sei, è tempo di smettere di pensare che non esisti. Il tuo sguardo dentro i tuoi occhi belli sarà la rivincita