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Immagine del redattoreViola Monnalisa

Raccontare... Raccontarsi... Farsi raccontare...

Dedico questo spazio a coloro che abbandonandosi sui cuscini del mio divano, si sono raccontati.

Li ringrazio per avermi concesso di raccontare le loro emozioni in questo blog.

Le loro esperienze di vita mi hanno resa più ricca, quel genere di ricchezza che è bello condividere.




Lei è un mix affascinante di razionalità e pazzia.

Donna alle prese con grandi responsabilità e sacerdotessa dell'amor gentile. Mi parla con quegli occhi verdi come laghi di montagna, conosco il suo dolore e quella magica capacità di trasformarlo in linfa vitale.

Così quando mi racconta della sua passione, io non posso far altro che ascoltarla, con il cuore che sorride: lei è un inno alla vita.


"Cosa c’è di più strabiliante delle montagne russe, di innalzare la coppa della vittoria dopo un’estenuante partita, di non riuscire a perdere l’equilibrio dopo aver piroettato sette volte di seguito, di riuscire a sorpassare un tir che percorre la strada volando?

C’è LUI....che mi fa scattare la sindrome di Stendhal facendomi provare emozioni che danno al mio corpo capogiro, vertigini, tachicardia, confusioni respiratorie.

Ed e’ nel preciso istante in cui inizia il suo rituale magico che decido di vivere.

Lui .... la mia irragionevole scelta, il mio canto delle sirene. Davanti al suo essere uomo, mi scrollo dalle mie responsabilità e ritorno a sentirmi femmina. E cosa c’è di più coinvolgente dei suoi occhi che scivolano sulla mia pelle? Cosa c’è di più eccitante della certezza che il suo corpo sarà più mio che suo? C’è sempre lui che sa dissetarmi del mio piacere. Con lui il profumo della passione entra prepotentemente nelle mie narici e sulla mia sensualità fluttuano le onde impetuose del mare in burrasca.

Anch'io sono mare...e poi divento oceano."




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