TAGADA'

"La felicità non è stato costante, ma gocce di pioggia...una pioggia leggera...Ti bagna appena e subito si asciuga..."

L’estate 2010 non potrò mai dimenticarla.

E’ stato un bellissimo addio alla mia gioventù, festeggiato a 200 all’ora, ciondolando su tacchi alti in eleganti alberghi, biancheria di pizzo, telefonate infinite fino a notte fonda, tempo che non passava mai e tempo che finiva troppo in fretta, sorprese e risate, tante risate.

L’estate 2010, mi ha fatto far pace con la vita regalandomi un dono prezioso: gocce di felicità ed emozione.

Breve ed intenso, ma vissuto, goduto e significativo.

Mi è stato insegnato che non è importante l’esperienza, ma cosa ci si fa con quella esperienza.

Beh, io ci sono cresciuta: sono diventata più “grande” e consapevole.

Consapevole è una parola importante.

Ho scoperto cose di me che non avevo assolutamente idea mi appartenessero: limiti superabili, tabù infranti, il piacere di pronunciare un “si” e la libertà di dire “no”.

Ho imparato i confini, il rispetto della diversità, la distanza come risorsa e sopratutto di come ci si può innamorare delle emozioni più che della persona che te le ha regalate.

Mi chiedo se questo aspetto faccia parte di quel pizzico di adolescenza che non mi ha abbandonata nonostante l'età adulta, ma che devo ringraziare a prescindere: senza non so se mi sarei buttata in questo volo senza paracadute.

L'estate 2010 è stato un lungo giro in tagadà, ho faticato a stare in piedi, ma mi sono divertita un sacco.

Poi il giro è finito e il biglietto scaduto.

Non è stato facile scendere, soprattutto rinunciare ad altre corse, ma il tempo cambia la prospettiva: oggi so che non era la corsa giusta, era solo quella giusta in quel momento della mia vita.

Ecco, questa è stata una meravigliosa scoperta: capire che a volte la vita ti mette davanti opportunità che sono esattamente quello di cui tu hai bisogno senza che tu ne abbia consapevolezza.

I biglietti per le emozioni non scadono mai.